Canone Rai, nuove esenzioni nel 2023: approfittane subito I Il modo legale per non pagare l’odiata tassa

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Chiunque possiede un televisore deve pagare il Canone Rai. Foto di Tomasz Mikołajczyk da Pixabay

E’ una delle tasse più discusse ma, grazie all’esenzione, nel 2023 potreste non dover pagare il Canone Rai.

In pochi sanno che il Canone Rai fu introdotto con Regio Decreto Legge il 21 febbraio del 1938 e successivamente convertito in legge il 4 giugno dello stesso anno. Sono quindi passati oltre 85 anni dall’introduzione del tributo, oggi, meglio conosciuto come Canone Rai. 

Possiamo in qualche modo affermare che il Canone Rai nasce prima della Repubblica Italiana. Il Regio Decreto, infatti, rimase in vigore anche dopo dopo la fine del regime fascista ed è sopravvissuto anche al famoso decreto “taglia-leggi” del 2010. 

 La legge, fin dall’inizio, ha imposto una prestazione tributaria a chiunque fosse in possesso di un apparecchio radiofonico o televisivo. Essendo un’imposta pubblica vera e propria, i soldi raccolti con il canone finiscono nelle casse dello Stato e servono a finanziare i canali pubblici RAI e quindi anche telegiornali, giornali e tutte le trasmissioni e progetti di carattere pubblico. 

Nel tempo, però, ha subito diverse modifiche. Dagli anni ‘50 fino al 1992 fu fatta una differenziazione nell’importo tra chi possedeva un televisore in bianco e nero e chi a colori. In molti però non hanno mai amato il Canone, tanto che nel 2002 la questione arrivò fino alla Corte Costituzionale che, in una sentenza del 2002, configurava il Canone come una tassa sull’usufrutto di un vero e proprio servizio statale.

Chi è esonerato dal pagamento del Canone Rai

 In pratica una specie di abbonamento, che negli anni è diventata un’imposta, ossia una prestazione tributaria dovuta al possesso di un apparecchio radio-televisivo. L’ultima modifica è avvenuta nel 2016, con il Governo Renzi che introdusse il pagamento in bolletta della luce, suddividendolo in 10 rate. 

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La sede Rai di Roma in Viale Mazzini. Foto Wikipedia

Oggi il sistema di pagamento è rimasto lo stesso, nonostante molti governi successivi abbiano in varie fasi discusso la diversificazione del tributo dalla bolletta elettrica. Le modalità di pagamento sono di 9 euro in più sulla bolletta, per chi paga mensilmente, o di 18 euro per chi invece paga a bimestre. Esistono però alcune categorie esentate, ecco quali. 

I cittadini che hanno più di 75 anni, con redditi inferiori a 8mila euro l’anno, sono esentati dal pagamento del Canone. L’esonero va chiesto con un modulo specifico scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate e inviato telematicamente. Il reddito di rifermento può riguardare il singolo anziano oppure fare il cumulo con il coniuge o convivente. L’esonero resta valido fino ad un eventuale incremento del reddito stesso. Inoltre, attenzione a non pagarlo due volte. Infatti, il canone non è dovuto se è già versato da un altro componente del proprio nucleo familiare.