Qual è la temperatura giusta del termostato per risparmiare in bolletta senza stare al freddo? I I consigli degli esperti

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I mesi a cui stiamo andando incontro adesso, tra quelli autunnali e invernali, sono (e si sono rivelati) indubbiamente difficili e complicati per tutta la comunità europea. Questo a causa del continuo rincaro energia che ha colpito tutto il continente, e ha piegato la popolazione generale.

Ma esattamente come siamo arrivati a questa gravosa situazione? Tutto è cominciato a partire dai recenti conflitti che si sono verificati in Ucraina a partire dai primi mesi del 2022, che hanno inevitabilmente portato ad un rialzo dei costi delle materie prime e dell’energia (sia essa elettrica che a gas).

Ciò ha avuto come conseguenza principale un aumento record delle bollette dell’energia: si stima infatti che il costo delle bollette ha subito un rialzo pari al 50% rispetto a quelle corrispondenti all’anno precedente. Diversi sono stati i provvedimenti da parte dei governi di tutta Europa (come il bonus energia da 150 euro o le agevolazioni fiscali per l’acquisto di nuovi elettrodomestici), ma nonostante questo numerosissime famiglie italiane rischiano di andare incontro alla soglia di povertà, dal momento che non riescono più a sostenere il costo gravoso delle bollette in questione.

In particolare in questi freddi mesi una delle voci che consuma sicuramente di più è quella dei riscaldamenti, dal momento che bisogna riscaldare in maniera adeguata i locali che compongono la nostra abitazione domestica. Gli elettrodomestici e i dispositivi più usati in questo caso sono i termosifoni, la caldaia, lo scaldabagno, il termostato e via dicendo.

Quest’oggi ci focalizzeremo in particolare sul termostato e sul suo relativo utilizzo, dando alcuni consigli e accorgimenti utili per usarlo in maniera efficiente e ragionata, riuscendo così a consumare meno energia possibile, con tutto il risparmio sulle bollette mensili che ne deriva.

Consigli utili

In particolare i consigli che sentiamo di fornirvi, e che sono regolati dall’ultimo decreto uscito, sono innanzitutto diminuire di un’ora l’accensione giornaliera dei caloriferi, anche in base ovviamente alla zona climatica in cui ci si  va a trovare.

Il punto fondamentale rimane però la temperatura di regolazione dei termostati: il livello di temperatura ideale  è 19 gradi, con circa 2 gradi (più o meno) di tolleranza. I 19 gradi rappresentano quindi un buon compromesso tra quello che è il riscaldamento della abitazione domestica e l’effettivo risparmio: anche solo due gradi in meno possono infatti assicurare un cospicuo risparmio a lungo termine.

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Ultimo consiglio che vi sentiamo di dare è quello di posticipare la data di inizio d’accensione del riscaldamento, e anticipare la data di spegnimento: bastano anche 7 giorni o poco meno per avere un risparmio davvero importante.