Gli hacker lavorano anche in pandemia: il settore finanziario quello più a rischio

Si stima che gli hacker abbiano colpito il 93% delle società finanziarie italiane durante la pandemia.

Secondo gli esperti, il 67% dei manager italiani intervistati ritiene che il rischio di violazione all’interno dei loro sistemi aziendali sia piuttosto alto. Si parla di cyber attacchi, malware generici o specifici, e di problemi di cybersecurity.

Quest’anno, la società di sicurezza informatica Kaspersky ha condotto una interessante ricerca. Secondo tale studio, circa il 93% delle aziende del settore finanziario, durante l’ondata maggiore della pandemia, ha subìto almeno un attacco informatico o ha dovuto affrontare problematiche legate alla cybersecurity. Il 60% degli intervistati ha dichiarato che si è trattato di ransomware, spyware o di attacchi malware.

Fenomeni molto diffusi – circa il 58% – se consideriamo che tra phishing e attacchi malware, il numero di minacce risulta molto elevato. Ciononostante, circa l’84% reputa di essere equipaggiato per un eventuale attacco informatico, di qualsiasi tipo.

Anche un’altra ricerca, denominata “Sicurezza IT: focus sul settore finanziario in Italia”, sottolinea l’alto rischio di attacchi informatici. E a pagarne il prezzo più salato sembra sia proprio il settore in questione.  Secondo le dichiarazioni di un responsabile tecnico di una grande azienda, che conta più di 5.000 dipendenti, ciò che rappresenta la reale sfida è “poter fare affidamento su una strategia informatica pronta e reattiva”. Per le realtà più piccole, invece, a detta del referente vi è un netto bisogno di competenze necessarie a fronteggiare eventuali attacchi.

Come fronteggiare un’emergenza simile?

Sempre in riferimento all’indagine di cui sopra, sono state valutate anche le percentuali legate alle perdite economiche, sia per i clienti che per l’azienda stessa. Per questi ultimi, si stima che le ripercussioni tocchino il 44%, ma si parla anche di frode e di uso improprio di determinati servizi (circa il 40%). Tutto ciò a prescindere dal fatto che l’azienda sia più o meno grande.

In un’intervista, il General Manager di Kaspersky Italia & Mediterranean Cesare d’Angelo ha espresso la sua relativa preoccupazione in merito alla questione degli hackeraggi finanziari. In particolare, ha messo in luce il fatto che le minacce IT sono reali e molteplici, e che è normale sentirsi a disagio difronte ad esse.

Ha inoltre affermato che le aziende che si occupano del settore finanziario si dichiarano assolutamente preparate ad affrontare qualsiasi attività di hackeraggio, tanto più che sono provviste di dispositivi e protocolli di sicurezza e protezione. Infine, ha precisato che, nondimeno, è necessario investire costantemente in piani di emergenza perché, come risulta evidente, non è mai abbastanza.