Son mesi duri, questi autunnali e invernali, per l’intera Unione Europea. I recenti conflitti che si sono verificati in Ucraina, infatti, hanno portato tra le dirette conseguenze anche un rialzo mai visto prima del gas, e conseguentemente delle bollette mensili dell’energia da pagare a fine mese.
Nonostante tutti i provvedimenti presi durante questi mesi dai governi di tutta Europa (quello tedesco e italiano in particolare), sempre più abitanti si trovano in difficoltà ad arrivare a fine mese, dal momento che sostenere il peso di bollette (sia dell’energia elettrica che del gas) così onerose non è esattamente semplice e alla portata di tutti, soprattutto nel caso delle famiglie più bisognose, che conseguente rischiano di andare clamorosamente incontro alla soglia di povertà.
La voce che senz’ombra di dubbio ricopre la fetta più importante dell’economia domestica, per quanto riguarda le bollette dell’energia mensili, è quella dei riscaldamenti, in particolar modo durante i mesi autunnali e invernali, dove a causa delle temperature basse è necessario riscaldare adeguatamente l’ambiente di casa.
Vediamo nella fattispecie come funzionano i termosifoni. Sappiamo che, a partire dall’ormai lontano 31 dicembre 2016, è entrato in vigore l’obbligo per legge di installazione delle valvole termostatiche su tutti gli impianti di riscaldamento. Queste valvole termostatiche permettono nella fattispecie un buon risparmio sulle bollette dell’energia a gas metano, riuscendo anche ad avere una maggior autonomia nella regolazione della temperatura all’interno del proprio ambiente domestico.
Alle valvole termostatiche si associa poi il contabilizzatore di calore. Questo strumento, una volta applicato su ogni termosifone del proprio ambiente domestico, consentirà quindi di registrare l’energia che viene consumata dal singolo radiatore nello specifico, e sarà in questo modo possibile vedere la ripartizione del calore all’interno di ciascuno di loro.
Il funzionamento nel dettaglio
Ma come funziona effettivamente questo contabilizzatore di calore? Esso, una volta che è stato posto sulla superficie del termosifone, è capace di misurare direttamente il calore che viene emesso da questo. Così facendo, si ha la possibilità di calcolare, con abbastanza precisione, il consumo effettivo del termosifone. In base quindi ai dati che lo strumento in questione registra, sarà calcolata conseguentemente la spesa energetica di ogni famiglia all’interno del condominio. Ogni inquilino ha quindi il vantaggio di pagare esclusivamente ciò che ha effettivamente consumato, escludendo la quota energetica che è uguale per tutti i condomini.
Chiaramente questo può portare a delle facili manomissioni del contabilizzatore di calore, comportando quindi una riduzione (ovviamente illegale) delle bollette dell’energia. Il metodo dei malintenzionati è presto detto: in questo caso sappiamo infatti che il contabilizzatore di calore è fissato con 2 viti, oltre che una placca. Basterà quindi svitare le due viti sopracitate e la placca annessa, per poterlo sfilare e conseguentemente non registrare più i consumi effettivi di quel dato termosifone.
Ricordiamo che sanzioni di questo tipo, eseguite in particolare al contabilizzatore di calore per la riduzione delle bollette, costituiscono un reato penale, in base rispettivamente agli articoli 624 e 625, comma 2, previsti dal Codice Penale.