Sono mesi senz’ombra di dubbio difficili e complicati per tutta l’Unione Europea, e in particolar modo l’Italia. Il rincaro dell’energia è infatti dovuto essenzialmente ai conflitti che si sono verificati recentemente in Ucraina, in particolare a partire dai primi mesi del 2022, che hanno portato ad un rialzo clamoroso del costo del gas a metano.
Nonostante tutti i provvedimenti presi da parte dei governi europei (in particolare quello tedesco e italiano), come il bonus bollette da 150 euro e le agevolazioni fiscali per chiunque fosse intenzionato ad acquistare un nuovo elettrodomestico, numerose famiglie italiane (e anche europee) rischiano di andare incontro alla soglia di povertà, dal momento che è diventato davvero insostenibile pagare bollette così onerose.
Stando a quanto stabilito dal decreto Aiuti-quater, sembra che la riduzione del 90% del Superbonus a partire dal prossimo anno non verrà applicata, e quindi rimarrà valida anche per il corso del prossimo anno. Questo rappresenta a tutti gli effetti un’assoluta ventata fresca per tutti gli italiani, che si trovavano in seria difficoltà a pagare le bollette dell’energia elettrica e del gas e non riuscivano seriamente ad arrivare a fine mese.
Per poter essere ridotto del 90%, infatti, era necessaria la presentazione della Cilas, ovvero la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata.
Com’è ovvio che sia, ci sono determinati requisiti da rispettare per poter accedere ancora a questo Superbonus sulle bollette dell’energia elettrica e del gas.
Requisiti necessari
Nella fattispecie, il termine ultimo che è stato fissato per avere liberamente accesso al Superbonus risale al prossimo 25 novembre 2022: questa rappresenta quindi la data ultima attraverso cui sarà possibile ottenerlo. Nel caso in cui, quindi, i condomini non abbiano presentato tutte le documentazioni burocratiche necessarie per accederv, potranno usufruire unicamente del nuovo regime, con l’aliquota fissata al 90% in questo caso particolare.
In poche parole, la nuova normativa che è stata approvata va ad agevolare tutti i condomini che hanno già deciso preventivamente per l’intervento, mentre per tutti gli altri non sembra più esserci la possibilità di sfruttare l’aliquota maggiorata al 110%, a meno che non ci siano modifiche all’ultimo minuto del decreto legge, che permettano di usufruirne comunque.
Chiaramente queste rimangono ancora situazioni da stabilire in via ufficiale per poi essere confermate, pertanto non ci rimane che attendere ulteriori informazioni da parte del governo italiano e dei relativi emendamenti, che siamo certi non tarderanno a venire nel corso delle prossime settimane o mesi, e permetteranno di far luce su tutti questi dettagli di natura burocratica.