Google, addio improvviso: non potremo averla più

Un’altra App Google sta per scomparire. Dopo Hangouts, trasferita in Google Chat, e Stadia, la piattaforma di gaming in streaming, ecco che dovremo dire addio anche a Street View.

Tra pochi mesi sarà il turno di Google Street View, ma solo della sua applicazione dedicata. Questo è ciò che asserisce il sito 9to5google.com che ha decompilato il codice dell’ultima versione dell’applicazione che Google ha caricato sul Play Store e ha captato all’interno un chiaro segnale della sua dismissione.

L’addio da marzo 2023

Dovremo dire addio all’app Street View il 21 marzo 2023. Nel codice decompilato dal sito 9to5google.com   c’è un avviso in cui si conferma la chiusura da parte di Google dell’app Street View il 21 marzo 2023; in questo avviso, Google incoraggia gli utenti a utilizzare Google Maps e Street View Studio.

Ma cos’è Street View? Come nasce? 

Google Street View è una caratteristica di Google Maps e Google Earth che fornisce viste panoramiche a 360° e permette agli utenti di vedere parti di varie città del mondo a livello del terreno.

Street View ha avuto inizio nel 2001 con The Stanford City Block Project, un progetto di ricerca della Stanford University sponsorizzato da Google. Il progetto è terminato nel giugno 2006 e la sua tecnologia è stata impiegata in Street View.

Google Street View nasce il 25 maggio del 2007 coprendo solo 5 città: Denver, Las Vegas, Miami, New York, e San Francisco. Da quella data, poi, ha raggiunto più città, fino ad arrivare, in occasione del Tour De France in Francia e in piccola parte in Italia e poi iniziano a essere mappate le prime città d’Europa, d’Australia e del Giappone.A maggio 2008 vengono implementate le prime procedure per la protezione della privacy. La tecnologia utilizza un algoritmo del computer per offuscare i volti, stessa cosa accade per le targhe e, in Germania, anche intere facciate di palazzi.

Introduzione di nuove funzionalità

Dal 2009 ad oggi Google ha introdotto nuove funzionalità per migliorarne la fruibilità e per acquisire nuovi utenti, spinti dalla curiosità di vedere immagini di città, posti sconosciuti a tutto tondo. Ma ci saranno riusciti?

La prima novità introdotta fu nel 2009: la visualizzazione a schermo intero che permise agli utenti di spostarsi all’interno dei panorami facendo doppio clic con il cursore su qualsiasi luogo o oggetto che desiderano vedere. Con il rilascio di Android 4.2  alla fine del 2012, Google invita gli utenti a contribuire con panorami personalizzati utilizzando i dispositivi supportati

Un po’ di anni dopo, precisamente nel 2013, Google introduce le viste interne delle attività commerciali, visualizzate come piccoli cerchi arancioni; in questo modo ha dato la possibilità ad aziende come negozi, bar e altri locali di scattare immagini panoramiche dell’interno dei propri locali e includerle in Street View. Google imposta un programma per consentire a terze parti di prendere in prestito Street View Trekker (una fotocamera montata sullo zaino),e di contribuire a Google Maps con le immagini.

Con la nascita del progetto Google Art Project, viene utilizzato un trolley per la fotografia degli interni dei musei. Le loro opere d’arte contenute negli stessi e le immagini vengono integrate anche in Google Maps e Street View. Fu poi la volta di una struttura fotografica, chiamata Trike, montata su una bicicletta. Questa veniva usata per la mappatura dei centri storici e dei parchi cittadini non percorribili con automobili. E ancora, viene progettato un nuovo sistema fotografico portato in spalla da una persona chiamata Trekker. Ciò servì per la mappatura di sentieri scoscesi e percorribili solo a piedi.

Partnership con Aclima

Il 2015 segna l’inizio di una svolta importante per la rilevazione degli agenti inquinanti nelle grandi città.

E’ da sottolineare la partnership sottoscritta tra Street View e la società di monitoraggio ambientale Aclima. Grazie a questa collaborazione alcune auto hanno iniziato a trasportare sensori per rilevare gli agenti  inquinanti. In questo modo risulta immediata la comprensione delle zone più inquinate e dove sarebbe meglio investire, fornendo maggiori aree verdi e piantando alberi.

La stazione aerospaziale come nessuno l’aveva mai vista

Dall’anno 2017 è stato possibile scrutare gli angoli più nascosti di un luogo che mai avremmo pensato potessimo vedere.

Nell’anno in cui  Street View festeggia il suo decimo compleanno, annunciando di aver mappato 10 milioni di miglia in 83 Paesi del mondo, ecco una fantastica integrazione al suo interno. Da quel momento, gli utenti potevano vedere una cosa mai vista e che mai avrebbero pensato di poter ammirare: la stazione aerospaziale in tutta la sua bellezza!

Fino al 2015, Google Street View era un’app installata direttamente sulla maggior parte dei device Android. Sette anni fa, però, con il rilascio di Google Street View 2.0, Google Maps ha integrato una versione ridotta di Street View. L’app Street View da plug-in, è diventata un’app autonoma, con la quale è possibile esplorare e postare immagini. Grazie a lei è possibile visionare strade, piazze e monumenti e postare le immagini a 360 gradi.

Ora, però, poiché l’app non ha una grande base di utenti attivi dato che è inglobata a Google Maps, Google ha deciso di eliminarla. Funzione Percorsi fotografici a parte, con Google Maps si potranno utilizzare tutte quelle già conosciute con l’app di Street View.