Enorme scoperta sulla Luna, ecco la sua reale forma: nessuno poteva pensare a una cosa così

immagine della simulazione della formazione della luna

Gli scienziati elaborano un modello su come si è formata la Luna. La scoperta spiazza gli astronomi, cambiando tutto ciò che si credeva sul satellite.

La luna ha sempre affascinato l’uomo, tutte le civiltà della storia hanno dato a essa un significato unico e indentificandola come un essere divino. Questo corpo celeste cosi prossimo a noi ha ispirato storie e miti, spingendoci a raggiungerla nel ’69.

Oggi gli scienziati che osservano questo satellite si interrogano sulla sua formazione e quanto la sua storia sia collegata a quella della Terra. Tante ipotesi sono state proposte nei decenni, ma ora gli astronomi credono di aver trovato la risposta definitiva.

Grazie a una fruttuosa collaborazione tra l’Ames Research Center e la Durham University e al supporto del gruppo Planetary Giant Impact Research dell’Institute for Computational Cosmology, la NASA ha potuto realizzare una simulazione che sembra fare luce sulle origini del nostro satellite. Scopriamo assieme come si è formato questo corpo celeste tanto affascinante.

L’origine della Luna

Nell’ultimo comunicato stampa per Frank Tavares, Communication Specialist dell’Ames Research Center della NASA, era giunto il momento di svelare i segreti celati sul origine della luna. Per svelare questo mistero si è avuto il bisogno di una squadra d’élite composta dai dottori e ricercatori Jacob Kegerreis, Sergio Ruiz-Bonilla, Vincent Eke, Richard Massey, Thomas Sandnes della Durham University che hanno collaborato con un team di astronomi e astrofisici altamente specializzati dell’Ames e dell’Università di Glasgow.

Il lavoro compiuto dalla squadra è durato per mesi, senza sosta, partendo da una delle ipotesi più accreditate sulle origini della Luna. L’ipotesi riguarda quella secondo la quale miliardi di anni fa una versione molto diversa della nostra Terra sarebbe stata colpita da un corpo celeste enorme.

collisione tra il pianeta Terra e Theia

Il corpo celeste in questione, chiamato Theia, orbitava attorno al Sole quasi seguendo l’orbita della proto-Terra, ma a causa dell’influenza gravitazionale di Giove o Venere, si sarebbe poi schiantato sul nostro pianeta a una velocità non superiore a 14.000 chilometri orari.

La violenza dell’impatto avrebbe dato il via alla formazione della Luna, che altro non sarebbe che un insieme dei detriti di questa collisione, i quali si sarebbero lentamente fusi insieme. La Luna avrebbe assunto la sua attuale forma nel corso degli anni. Ora, però, i ricercatori hanno cambiato le carte in tavola, ipotizzando qualcosa che, a loro dire, è ben più verosimile.

La simulazione della formazione

Nel video pubblicato dai ricercatori, si vede la simulazione della formazione della Luna proponendo una teoria diversa. Stando a Jacob Kegerreis, autore principale dello studio (poi pubblicato sul The Astrophysical Journal Letters), la Luna potrebbe essersi formata immediatamente, più o meno poche ore dopo la collisione fra Theia e la Terra.

I ricercatori sono arrivati a questa conclusione per un motivo straordinario, un particolare di cui non tutti sono al corrente. La composizione della Luna e quella della Terra sono molto simili. Tutti i campioni lunari che gli scienziati sono stati in grado di studiare in laboratorio, infatti mostrano firme isotopiche molto simili alle rocce del nostro pianeta, mentre non sembrano somigliare a massi e formazioni di altre parti del Sistema Solare.

Ciò non sarebbe possibile se la Luna si fosse formata lentamente, fondendo detriti nel corso di anni e attirando a sé buona parte del materiale di Theia (che, stando alle ipotesi, somigliava a Marte sia per dimensione che per struttura geologica).

“Questo apre una gamma completamente nuova di possibili punti di partenza per l’evoluzione della Luna, ma non solo: la storia della Luna e della Terra sono intrecciate e si potrebbero trovare delle eco nelle storie di altri pianeti, cambiati anch’essi da collisioni simili”, ha dichiarato il dottor Kegerreis.

Ipotesi alternative

Lo studio riportato dai ricercatori sull’origine della Luna cambia le carte in tavola. In passato, sono state proposte delle altre teorie per spiegare la somiglianza tra le composizioni della Terra e della Luna, come il cosiddetto Modello di Synestia.

Il Modello di Synestia ipotizza che la Luna si sarebbe formata all’interno di un vortice di roccia vaporizzatasi dopo la collisione Theia/Terra. Tuttavia, questo modello e le altre ipotesi non giustificano l’attuale orbita lunare.

La nuova elaborazione, invece, offre una spiegazione chiara e pulita e sembra anche offrire spazio di manovra per trovare risposte ad altri problemi irrisolti, come per esempio l’evoluzione di pianeti potenzialmente abitabili in seguito a impatti stellari. Intanto, per avere ulteriori conferme si aspettano le future missioni Artemis della NASA, che daranno agli scienziati il modo di avere accesso a campioni da altre parti della Luna e da più in profondità al di sotto della superficie lunare.