Caro bollette, mossa a sorpresa degli operatori: “Aumento incontrollato dei prezzi”

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Le bollette energetiche mensili, sia dell’elettricità che del gas, stanno aumentando clamorosamente. Rispetto all’anno scorso anno, in particolare, secondo alcune statistiche il loro costo si è alzato di più del 50%, raggiungendo cifre esorbitanti.

Milioni di italiani si trovano davvero in difficoltà a causa di questa situazione, dal momento che non è sempre facile sostenere costi così alti, soprattutto per le famiglie numerose e che magari hanno un ISEE basso.

Fortunatamente è venuto prontamente in aiuto il governo italiano, che ha emesso recentemente alcuni decreti (come il decreto Aiuti-Ter), volti a “minimizzare” queste difficoltà, con un bonus dell’energia elettrica e agevolazioni per l’acquisto di elettrodomestici nuovi, in modo tale da ridurre i consumi con essi.

Nonostante questo però, rimane il fatto che milioni e milioni di famiglie italiane rischiano seriamente di andare incontro alla soglia di povertà, non riuscendo più a sostenere l’esorbitante peso delle bollette energetiche mensili che grava sulle loro spalle.

Questa difficile situazione ha portato anche all’insorgenza di pratiche scorrette da parte di alcune compagnie distributrici d’energia non proprio oneste, che hanno aumentato ancor di più i costi dell’energia. Tutto ciò si riflette ovviamente in variazioni unilaterali di contratto, che non tutelano per niente i clienti. A prender parola in tal senso è stato il presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Roberto Rustichelli, che assieme ad altri esponenti dell’energia si è riunito in quel di Roma proprio per affrontare la situazione, con il fine ultimo di tutelare i clienti che si trovano con queste variazioni unilaterali di contratto dell’energia.

Cosa dice la legge

Ricordiamo infatti che, secondo quanto stabilito dall’articolo 3 del decreto dell’energia, è prevista la sospensione delle clausole contrattuali sui contratti a mercato libero dell’energia (relativi alla definizione del prezzo dell’energia stessa) fino al prossimo 30 aprile 2023, a meno che non ci sia stato un preavviso precedente alla data in essere del decreto.

Anche l’Antitrust e ARERA (ovvero l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) si sono dimostrate pronte a prendere provvedimenti contro quelle che sono a tutti gli effetti delle pratiche scorrette, chiaramente a danno dei consumatori, che alcune compagnie distributrici effettuano, soprattutto in un momento delicato da un punto di vista economico e sociale come questo che ci troviamo sfortunatamente ad affrontare.

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Non ci resta a questo punto che attendere quali saranno le prossime mosse delle compagnie fornitrici dell’energia, confidando che la situazione migliori per i consumatori nel corso dei prossimi mesi e anni.