Contatore gas, con questo metodo (illegale) non paghi più nulla: ecco il trucco dei furboni

contatore 1 il centro

Lo sappiamo ormai tutti: il periodo a cui stiamo pian piano andando incontro sarà particolarmente ostico e difficile da un punto di vista economico.

Nel corso dei prossimi mesi autunnali e invernali, infatti, il costo dell’energia (sia elettrica che del gas) aumenterà sempre di più, con bollette che raggiungono cifre da capogiro, a causa dei recenti conflitti in Ucraina ma non solo.

Già diversi son stati i provvedimenti adottati da parte del governo, che ha emanato alcuni decreti volti ad aiutare proprio le famiglie, gli enti pubblici e le imprese per fronteggiare questo rincaro generale dell’energia. Nonostante questi aiuti e il bonus statale sull’elettricità, migliaia e migliaia di famiglie (se non di più) rischiano di andare incontro alla soglia di povertà, dal momento che è diventato sempre più difficile fronteggiare il costo esorbitante delle bollette degli ultimi mesi. Rispetto all’anno scorso, c’è stato infatti un rialzo pari se non superiore al 50% sulle bollette dell’energia elettrica e del gas.

L’aumento folle dei prezzi si è riflettuto anche nel settore della ristorazione, che ha subito un’inflazione mai vista prima, con un rialzo generale dei costi nel settore alimentare, oltre che dell’energia.

È forse questo che ha portato un ristoratore a compiere un gesto non proprio raccomandabile. Il tutto è successo in quel di Ovindoli, località in provincia dell’Aquila in cui un 94enne (originario del posto) ha utilizzato in maniera abusiva il gas per il suo ristorante, di cui è proprietario. Il titolare avrebbe nella fattispecie rotto i sigilli del contatore, per usufruire in maniera totalmente illegale e abusiva del gas. La condanna penale prevista in questi casi è pari a 4 mesi di reclusione, con ben 100’000 euro di multa.

La ricostruzione

In base alle testimonianze e alle indagini effettuate dal nucleo operativo dei carabinieri, il ristoratore di Ovindoli avrebbe utilizzato ben 226 metri cubi di gas, a seguito del blocco ricevuto da parte dell’azienda distributrice sulla sua utenza, per morosità. Il titolare infatti, verosimilmente per problemi di natura economica, ha continuato per mesi a non pagare le bollette, conseguentemente con l’apposizione dei sigilli da parte dell’azienda distributrice d’azienda.

A scoprire l’accaduto è stato un tecnico, che ha immediatamente notato la discrepanza tra i valori riportati dal contatore e quelli precedentemente registrati prima del sigillo. Il risarcimento previsto per l’azienda ammonta a circa 800 euro, a cui si vanno sommare poi ulteriori 1300 euro per le spese legali sostenute dall’azienda stessa.

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Non ci resta dunque che attendere ulteriori aggiornamenti in merito a questa vicenda, che arriveranno sicuramente nel corso dei prossimi giorni o settimane.