Il mondo delle banche è sempre pericoloso. Vi avevamo già accennato, giusto qualche giorno fa, alla possibilità di incappare in truffe nel momento in cui andiamo a prelevare, con la tecnica dello skimming che affligge numerosi sportelli dei bancomat.
Oggi ci dedichiamo invece ai sistemi di truffe online, a cui bisogna prestare la massima cautela e attenzione. Nel corso degli ultimi anni, infatti, abbiamo assistito allo scoppio dell’home banking, che ha quasi superato le banche fisiche.
Grazie infatti all’installazione di un’app (scaricabili solitamente in maniera completamente gratuita dai rispettivi store, ovvero Google Play e App Store), infatti, è possibile conoscere l’andamento del proprio conto corrente o della carta di credito in tempo reale. È anche possibile dare disposizioni per bonifici, pagamenti di bollette e quant’altro.
È questo, in particolare, che i truffatori online sfruttano per entrare all’interno dei conti correnti: riescono a rubare le credenziali d’accesso, riuscendo ad ottenerle indirettamente dallo stesso utente incauto. Un’ultima truffa di questo tipo è stata segnalata in maniera particolare dall’associazione di tutela dei diritti dei consumatori, Codici (ovvero il centro per i Diritti del Cittadino), che sta facendo parlare di sé nel corso dell’ultimo periodo.
Questa recente truffa andrebbe, in particolare, proprio a simulare i sistemi di sicurezza che vengono utilizzati da molte banche e compagnie, atti a proteggere (teoricamente) il nostro conto corrente e i dati personali annessi.
Come funziona la truffa online
La truffa invierebbe un SMS al cliente ignaro di tutto, a nome della banca presso cui detiene il conto corrente, il quale lo avvertirebbe di un accesso ignoto dell’app localizzato in quel di Lugano. Il cliente inserirebbe quindi a questo punto le proprie credenziali, per verificare i dettagli dell’accesso. All’interno dell’SMS in questione sarebbe contenuto un link, da premere nel caso in cui non fossimo stati noi ad accedere. È una procedura molto utilizzata online, dove diverse compagnie fanno uso di questi sistemi di autenticazione: è il caso di Google o Facebook, che mandano messaggi analoghi di questo tipo nel momento in cui accediamo con il nostro account su un nuovo dispositivo che non abbiamo mai registrato, e ne chiedono la conferma da parte nostra.
Non ci resta dunque che attendere ulteriori aggiornamenti su questa nuova truffa: nel frattempo, vi invitiamo caldamente a prestare sempre cautela nel caso in cui riceviate fantomatici SMS da parte della vostra presunta banca, cercando di verificare sempre con cautela e attenzione la vera natura del mittente, ond’evitare di incorrere nelle sopracitate truffe online.