Forno a microonde, il reale consumo è questo: fai molta attenzione

Donna mette nel microonde un pasto vegetale

Forno a microonde o forno elettrico, cosa conviene scegliere? Scopri cosa conviene per la cottura dei tuoi pasti e per le tue bollette.

Molti di noi a casa hanno un forno a microonde, un elettrodomestico molto pratico e conveniente da utilizzare. L’oggetto di casa preferito dai single, pratico e veloce per riscaldare le cose in pochissimo tempo e per preparare pietanze pratiche per i pasti dell’ultimo minuto.

Questo elettrodomestico usa un sistema di cottura differente, a riscaldare gli alimenti è infatti l’interazione tra materia e campi elettromagnetici emessi dall’elettrodomestico stesso. La cottura dei cibi è così molto diversa rispetto a quella che avviene in un normale forno elettrico (o nei meno diffusi a gas) perché il calore non si trasmette necessariamente dall’esterno verso l’interno, ma a volte anche al contrario.

C’è chi crede che sia sconveniente averlo in casa perché pensa che consuma molta corrente elettrica, perciò preferiscono continuare a utilizzare un forno tradizionale. Ma è realmente cosi, sappiamo quanto consuma effettivamente un forno a microonde? Quanto è più conveniente rispetto a un forno tradizionale?

Consumi forno a microonde

Il consumo di energia elettrica del forno a microonde dipende dalla potenza del modello acquistato (misurata in Watt) e dal tempo di utilizzo (misurato in minuti). In generale i forni dotati di una potenza più elevata cuociono più velocemente gli alimenti.

Il livello di rendimento di un microonde si misura con il tempo necessario a portare ad ebollizione una tazza di acqua. Ecco alcuni dati sulla potenza e rendimento dei forni a microonde:

  • Forno a bassa potenza (400-650 Watt), tempo di ebollizione 3-4 minuti.
  • Forno a piena potenza (650-850 Watt), tempo di ebollizione 2-3 minuti.
  • Forno ad alta potenza (>850 Watt), meno di 2 minuti.

mano di una persona chiude lo sportello del forno a microonde

Per calcolare il consumo energetico del forno a microonde dobbiamo prima di tutto sapere quanti kWh consuma e per quanto tempo rimane acceso. Ipotizzando di usare un microonde da 750 W e supponendo che un kWh di energia elettrica costa circa 0,19 euro*, possiamo calcolare i consumi di alcuni casi tipici:

  • Bollire l’acqua, tempo di cottura 2,5 minuti. Consumo 31 Watt = 0,031 kW; costo in euro 0,031 x 0,19 = 0,006.
  • Riscaldare l’arrosto, tempo di cottura 5 minuti. Consumo 63 Watt = 0,063 kW; costo in euro 0,063 x 0,19 = 0,012.
  • Cuocere la parmigiana, 20 minuti. Consumo 250 Watt = 0,25 kW; costo in euro 0,25 x 019 = 0,047.

Microonde vs forno tradizionale

È meglio cuocere i cibi nel forno a microonde o in quello tradizionale? Entrambi presentano caratteristiche diverse, per questo generalmente si sceglie di avere entrambi gli elettrodomestici in cucina e alternali in base alle esigenze specifiche.

Il vantaggio principale del forno a microonde è certamente la rapidità. I tempi di cottura sono molto brevi perché le onde elettromagnetiche emesse dall’apparecchio sono in grado di riscaldare gli alimenti e i liquidi molto velocemente. Quindi un’ottima soluzione per chi ha poco tempo per cucinare oppure per chi torna tardi a casa e deve scongelare la cena. Infatti grazie alla funzione Defrost è possibile scongelare gli alimenti in pochi minuti.

Il microonde è anche molto meno ingombrante del forno tradizionale. I modelli compatti, da 13 litri, hanno una profondità di circa 30-35 cm e possono essere posizionati su un ripiano della cucina o su una mensola.

Vantaggi:

  • Rapidità (tempi di cottura molto ridotti)
  • Defrost (scongelamento rapido)
  • Contenitori di plastica
  • Dimensioni (poco ingombrante)

Limiti:

  • Riscaldamento dei cibi non omogeneo
  • Temperature di cottura basse
  • Non tutti i cibi sono compatibili
  • Dimensioni ridotte della camera di cottura

Il forno a microonde rispetto a quello elettrico, conviene solo se usato per tempi brevi mentre se usato per tempi lunghi consuma quasi quanto quello elettrico.