Non mettere mai in carica il telefono così: rischi una brutta malattia | Non potrai più guarire

Non mettere mai in carica il telefono così rischi una brutta malattia

Sappiamo quanto il proprio smartphone, soprattutto se utilizzato molto, possa essere dannoso per la nostra salute. A confermarlo ulteriormente sarebbe una recente ricerca, che sconsiglierebbe la vicinanza dello smartphone durante le ore di sonno. 

Si tratterebbe nella fattispecie di uno studio recentemente pubblicato da parte di British Scientists, secondo cui ricaricare il telefono in camera porta ad un aumento del rischio d’insorgenza di diabete e obesità.

 

Il motivo maggiore dietro l’insorgenza di questo rischio per la salute consisterebbe nella produzione di melatonina, che diminuisce o aumenta in base alle determinate condizioni di luce. Un ambiente totalmente al buio e privo di dispositivi elettronici, infatti, porta ad un aumento della secrezione di melatonina da parte dell’organismo, portando quindi ad un sonno più tranquillo e di maggior qualità.

Le radiazioni e la luce emanata dal proprio smartphone, al contrario, porterebbero a una riduzione della secrezione di melatonina da parte dell’organismo, con l’effetto di un sonno peggiorato a livello qualitativo. Una delle conseguenze principali che conseguono ad un deterioramento della qualità del sonno è lo squilibrio del metabolismo, che può eventualmente portare a diverse patologie come il diabete e l’obesità.

A prender parola a tal proposito è stato Ivy Cheung della Northwestern University di Chicago, il quale ha dichiarato che anche una sola esposizione di tre ore alla luce degli smartphone (o dei dispositivi elettronici in generale, quali tablet e notebook) porta ad impattare pesantemente sulla fame e sul metabolismo del glucosio, portando conseguentemente a lungo andare alle patologie sopracitate causate dall’alterazione del regolare ritmo sonno-veglia.

Le radiazioni emesse dai telefoni

In base a quanto registrato dallo studio in questione, un telefono in standby rilascia mediamente 2.3 Milligauss (mG) di radiazioni elettromagnetiche, che aumentano addirittura a 3.4 Milligauss mettendolo in ricarica. Il parametro che varia in questo caso è anche la distanza che si tiene tra la persona e lo smartphone: a 5 cm di distanza le radiazioni ammonteranno a 1 Milligauss, dimezzandosi a 10 cm di distanza e così via, con un rapporto inversamente proporzionale.

In definitiva, gli studiosi consigliano di tenere spento il proprio smartphone durante le ore di sonno, per poi riaccenderlo al mattino una volta svegli, o eventualmente di tenerlo a distanza, possibilmente in una camera diversa da quella da letto.

telefono letto 2

Non ci resta dunque che attendere ulteriori sviluppi e conferme dello studio in questione sull’uso del telefono nelle ore notturne, che siamo certi non tarderanno a venire nel corso delle prossime settimane o mesi.