Lavastoviglie, non puoi più usarla così: la bolletta scenderà di un sacco di soldi

3 immagini con: cestello lavastoviglie, orologio e banconote in mano

Non potrai più utilizzare la lavastoviglie e il forno assieme, lo dicono le nuove direttive europee. Da Strasburgo è in arrivo un piano per la riduzione dei consumi energetici. Previste restrizioni a ore sulle utenze, sarà impossibile l’utilizzo di due elettrodomestici in contemporanea per diverse ore della giornata.

La volta scorsa abbiamo parlato dei contatori intelligenti di ultima generazione dell’Enel. Abbiamo spiegato come questi contatori registrano il nostro consumo energia e aiutarci a valutare gli effettivi consumi e prezzi.

 

Nuove norme sull’uso dell’energia sono arrivate da Strasburgo, Il razionamento dei consumi energetici presto non sarà più una scelta, né un’opzione preferibile a piacimento. Ora però i limiti alla fruizione delle suddette fonti di energia saranno indicati nero su bianco. I contatori intelligenti di nuova generazione possono essere regolati anche da remoto e impostati per ridurre la potenza dell’energia erogata.

Ogni governo dei stati membri UE potrà decidere la potenza massima disponibile nei determinati intervalli durante il giorno. Consentendo ai stati un margine di discrezionalità sull’applicabilità dei contenimenti energetici. Ciò potrebbe rendere impossibile l’utilizzo di due elettrodomestici energivori in contemporanea per diverse ore della giornata.

Le Direttive di Strasburgo

Il grande innalzamento delle bollette aveva già scoraggiato gli italiani agli inutili sperperi e obbligato a molti a un utilizzo oculato di luce e gas. Ora i limiti alla fruizione delle suddette fonti di energia arrivano dall’alto. Previsti da Strasburgo per far fronte a una situazione che rischia di sfuggire di mano. Milioni di cittadini italiani ed europei potrebbero così ritrovarsi un taglio alla potenza dell’energia in determinate fasce orarie, come previsto da un documento della Commissione europea.

Nelle scorse settimane circolavano bozze riguardanti le misure da adottare. Fra queste misure indicate vi era proprio la riduzione della domanda elettrica, con la richiesta di restrizioni mensili dei consumi per ogni Paese. Il razionamento dovrebbe aggirarsi intorno a una media del 10% delle erogazioni totali. La riduzione sarà obbligatoria, ma spetterà poi ai governi nazionali decidere in quali ore far scattare il taglio. Il razionamento previsto è “in 3-4 ore per giorno lavorativo in media”.

sede del parlamento europeo a Strasburgo

Inoltre ci sarà “un margine di discrezionalità” per gli Stati europei sull’applicabilità dei contenimenti energetici. Ma il nuovo pacchetto di norme traccia una linea chiara, con effetti sulla quotidianità dei cittadini.

Di fatto, le restrizioni potrebbero rendere impossibile l’utilizzo di due elettrodomestici energivori in contemporanea in alcune ore della giornata. Tutto questo indipendentemente dalla volontà dei cittadini. I contatori intelligenti di nuova generazione già installati in moltissime abitazioni, possono infatti essere regolati anche da remoto e impostati per ridurre la potenza dell’energia erogata.

Ovviamente, questi tagli potranno essere operati nel rispetto dei contratti di fornitura già sottoscritti, in considerazione del margini di variabilità previsti. Sarebbe comunque prevista una deroga per gli apparecchi salva-vita. È presumibile che a essere esentati dai possibili razionamenti saranno anche le strutture strategiche come gli ospedali, gli aeroporti, le caserme delle forze di pubblica sicurezza. Ed è immaginabile un’applicazione più complessa sul gas.

Roberto Cingolani, il ministro della transizione ecologica, ha parlato recentemente a proposito del tema. “Tutti i Paesi energivori hanno centrali nucleari, e il nucleare non produce emissioni. Se vogliamo davvero decarbonizzare è velleitario dire che sostituiremo tutto con le rinnovabili in dieci anni“. La Commissione europea ha annunciato che lavorerà per adattare il Ttf, il parametro di riferimento per il mercato del gas. A riferirlo è stata stamani la stessa Ursula von der Leyen, presidente del Parlamento europeo.