Non è il titolo del prossimo film apocalittico Hollywood, c’è un asteroide che viaggia vicino al nostro pianeta terra. La missione Dart della Nasa avrà l’obbiettivo di deviare la rotta dell’asteroide Dimorphos. Però questa prima missione sarà solo un test per verificare se questo approccio possa avere successo nel deviare qualsiasi oggetto che rappresenti un rischio per il nostro pianeta.
Sarà il razzo Falcon 9 della Space X a compiere quest’impresa. Il lancio è avvenuto il 24 novembre 2021. Il razzo raggiungerà il 27 settembre l’asteroide, alle 01,14 ore italiane, atterrerà a circa 24mila chilometri orari, tentando di deviarne la traiettoria.
A bordo del veicolo c’è anche il microsatellite italiano LiciaCube, dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), che si sgancerà prima dell’impatto per fotografarlo.
Elon Musk ci salverà
Falcon 9 ha viaggiato per circa 11 milioni di chilometri per raggiungere un sistema binario formato da due asteroidi. Il più grande, Didymos, ha un diametro di 780 metri, mentre Dimorphos, che orbita intorno al suo fratello maggiore, ha un diametro di 160 metri. Per avere un idea delle dimensioni, l’oggetto esploso nel 2013 sopra Chelyabinsk, in Russia, aveva appena 18 metri di diametro.
Siccome i due asteroidi ruotano l’uno attorno all’altro, sarà facile verificare se l’impatto del veicolo spaziale di Space-X sarà riuscito a spostare l’orbita di Dimorphos.
Per verificare gli effetti della missione e studiare in dettaglio i suoi effetti, i due asteroidi saranno ulteriormente raggiunti da un’altra missione spaziale. La missione Hera dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), tra circa 4 anni raggiungerà l’asteroide per riportare i dati dell’effetto della collisione di Falcon 9.
L’importanza della ricerca spaziale e delle missioni
Queste missioni sono molto importanti sia per i scienziati della Nasa che per il futuro del nostro pianeta. La presenza nello spazio di corpi celesti di tali dimensioni, sono un pericolo per la sicurezza del nostro pianeta e la preservazione della vita di come la conosciamo.
Il successo di queste missioni potrebbero dimostrare la nostra capacità di difenderci da pericoli provenienti dallo spazio. Senza considerare che abbiamo un bisogno spasmodico di dati e calcoli, solo grazie a queste missioni potremo capire le traiettorie, le orbite e prepararci a salvare il pianeta nel futuro.
Per finire: stiamo tranquilli, la Nasa si dichiara pronta a cambiare la rotta al gigantesco asteroide. Per tranquillizzarvi ulteriormente sappiate che l’orbita è molto lontana dal nostro pianeta e non stiamo correndo nessun pericolo!