Allerta cosmica di questi giorni, in arrivo sulla terra enorme macchia solare

Tempesta geomagnetica - Passionetecnologica.it
Tempesta geomagnetica – Passionetecnologica.it

Gli scienziati del SWPC (Space Weather Prediction Center) presso la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) avevano annunciato giorni fa che in questo fine mese di agosto 2022 ci sarebbe stata una tempesta magnetica. Hanno spiegato tutto alla lettera per far capire come è avvenuto il fenomeno e quali saranno le conseguenze,

Fondata nel 1861, la SWPC è un laboratorio e un centro servizi metereologici situato a Boulder, ovvero Colorado. Si occupa di monitorare e fare previsioni fornendo poi informazioni solari-terrestri. Collabora con il dipartimento dei trasporti degli Stati Uniti d’America e con le attività spaziali della NASA. Ciò la lascia comprendere la sua fondamentale importanza.

A riportare delle informazioni ci ha pensato Live science, un sito web di notizie scientifiche lanciato nel 2004. Il suo scopo è divulgare notizie sul scoperte scientifiche, attività di ricerca e curiosità relative al mondo intero attraverso un giornale online. Ha spiegato che alla base di questo fenomeno c’è un gigantesco buco coronale che si trova sulla superficie del sole e questo non sta facendo altro che far fluire il plasma verso il nostro pianeta.

Ancora non avete capito di cosa si sta parlando? Ecco ulteriori delucidazioni.

Effetti del plasma nel campo magnetico terrestre

Il Sole è la stella madre del sistema solare e attorno ad esso orbitano 8 pianeti con i loro rispettivi satelliti. Classificata come una nana gialla, fin dall’antichità ha incuriosito l’uomo. Basta pensare che i primi a porsi delle domande erano gli uomini preistorici. Il primo a dare delle “spiegazioni scientifiche” fu il filosofo greco Anassagora che lo paragonava a una grande sfera di metallo infiammato. In seguito Eratostene di Cirene fu il primo a calcolare la distanza della Terra dal Sole nel terzo secolo avanti Cristo.

La superficie non è piatta, ma presenta dei buchi dove il plasma è più freddo e meno denso. Riesce a sfuggire al campo magnetico e così può orbitare nello spazio. Quando i buchi coronali sono rivolti verso la Terra il plasma può appunto entrare nel campo magnetico terrestre inevitabilmente viene assorbito. Il risultato? Tempeste geomagnetiche e aurore. Ci possono essere delle conseguenze, come per esempio mandare in tilt internet e far venire meno la buona funzionalità dei satelliti. Tuttavia gli scienziati hanno previsto un impatto poco significativo, nulla di preoccupante.

Tempesta geomagnetica - Passionetecnologica.it
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L’aurora boreale: uno spettacolo

L’aspetto più rilevante è la comparsa di aurore a latitudini più basse. Il 20 luglio, per esempio, un’aurora boreale si è manifestata nei cieli del Maine e del Michigan, negli Stati Uniti. Le particelle cariche elettricamente del vento solare entrano nel campo elettrico e interagiscono con gli atomi dei gas. Quest’unione forma degli archi luminosi lunghi centinaia di chilometri.

Enorme macchia solare ingrandita 10 volte

Pian piano questa macchia solare, denominata AR3085, si è ingrandita 10 volte in pochissimi giorni. Il volume della macchia è abbastanza grande da investire tutta la sfera terrestre. La tempesta geomagnetica era prevista nella giornata di ieri, dopo la tempesta avvenuto il 25 agosto.

Secondo SpaceWeather.com, questa breve immagine mostra l’evoluzione dello spot in circa due giorni – e continua sostenendo che – un certo numero di brillamenti solari, grandi esplosioni di radiazioni elettromagnetiche si stanno staccando dalla superficie del sole e si lanciano verso l’esterno nello spazio. Queste anomalie rilevate, definite “scoppiettanti” intorno al nucleo, sono tutte di classe C, che si adattano al più debole dei tre livelli di brillamenti solari tracciati dai satelliti governativi. I razzi di classe A, B e C sono generalmente troppo deboli per avere un impatto notevole sulla Terra. I razzi di classe M sono più forti, in grado di causare blackout radio alle alte latitudini, mentre i razzi di classe X sono i più forti e possono causare blackout radio diffusi, danneggiare i satelliti e mettere fuori uso le reti elettriche a terra.