Tumore al pancreas, arriva finalmente uno spiragli di luce: ecco la nuova tecnologia

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La lotta ai tumori è una delle più importanti nel mondo scientifico e medico, dal momento che rappresenta una delle cause principali di morte al mondo, assieme a tutto il gruppo di patologie cardiovascolari e respiratorie.

In particolare, il tumore al pancreas si configura come uno tra i più aggressivi, dal momento che metastatizza in maniera molto più veloce e rapida rispetto a diverse tipologie di tumori, rappresentando quindi un serio rischio per la vita del paziente, dal momento che ha una sopravvivenza che si attesta circa al 3% dopo un periodo di 5 anni.

Scopriamo insieme alcuni dei progressi che sono stati condotti in merito alla lotta contro il tumore al pancreas. Viene in aiuto in tal caso la tecnologia, grazie a delle particolari tecniche che sono state sperimentate in laboratorio per poi essere utilizzate successivamente in ambito clinico.

Nell’ormai lontano 2016 l’Unione Europea ha devoluto fondi per finanziare il progetto NoCanTher, che ha fatto uso di terapie a base di nanotecnologie atte proprio a fronteggiare il tumore il pancreas, grazie al lavoro e alla costante collaborazione di alcuni tra i più illustri scienziati europei. I dati preclinici (di laboratorio, quindi) che sono arrivati a seguito di questa sperimentazione, in particolare, dimostrano come l’uso delle nanotecnologie si sia rivelato efficace, dimostrando di fatto come questa nuova terapia riduca sensibilmente le dimensioni del tumore al pancreas.

Il test a livello clinico di questa terapia, invece, si sta svolgendo attualmente presso due centri localizzati in Spagna, dove viene sperimentato su pazienti che presentano un tumore in stato abbastanza avanzato, in cui la chemioterapia rappresenta purtroppo una cura esclusivamente palliativa per loro. A prender parola a tal proposito è stata Teresa Macarulla, oncologa facente parte dell’Ospedale universitario Vall d’Hebron, nonchè coordinatrice dello studio delle nanotecnologie NoCanTher.

Le dichiarazioni di Macarulla

Secondo le parole della dottoressa, questo studio rappresenta un notevole passo in avanti in ambito oncologico, nella lotta contro il tumore al pancreas, soprattutto per i pazienti che si trovano purtroppo ad uno stadio avanzato.

Alla base del trattamento si utilizza l’ipertermia magnetica, la quale permette di trasformare l’energia elettromagnetica in corrispondente calore. Alcune nanoparticelle di ferro, poi, vengono inserite all’interno del tumore stesso e riscaldate facendo uso di un campo magnetico.

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Non ci resta a questo punto che attendere con impazienza ulteriori aggiornamenti e evidenze d’efficacia in merito allo studio clinico capitanato dalla dottoressa Macarulla, che siamo certi non tarderanno a venire nel corso delle prossime settimane o mesi.