E-Mail anonime? Ecco il trucco per risalire all’origine e scoprire chi ci molesta | Non riuscirà più a nascondersi

Hacker – depositphotos – Passionetecnologica.it

Come reagire in caso di ricezione di una mail anonima? Spesso si tratta di messaggi dai contenuti criminali e/o carichi di minacce e insulti. Meglio reagire immediatamente.

Le email provenienti da fonti sconosciute sono una naturale fonte d’inquietudine: da dove potrebbero provenire? Quale fonte potrebbero avere? E’ difficile dirlo, però con un po’ di attenzione e qualche skill tecnica è possibile ‘scavare’ fino a scoprire la propria origine. Non è facile, va avvertito; neppure però impossibile.

Non capita spesso, ma ogni tanto nella propria casella mail giungono mail da indirizzi sconosciuti. Anonimi; il più delle volte spam, altre volte mail chiaramente inviate per errore. Tuttavia la casistica può aggravarsi, è possibile trovare anche mail cariche di minaccia, di insulti, di cattiverie. Intimidazioni, tentativi di ricatti, truffe legalizzate. Scovare allora chi è il reale mittente diventa fondamentale.

Il primo elemento da analizzare è l’header della mail dove sono presenti in teoria info su donde la mail proviene. occorre espandere il menù ‘Mostra originale’ o simili e si vedranno delle info; solitamente con la gmail si usano i 3 puntini sulla destra.

Secondariamente occorre analizzare il corpo stesso del messaggio; è molto probabile, nel caso di truffa, che vi siano link che portano ad hackerare il proprio device o che arrechino ogni genere di pubblicità invasiva e malware sul proprio sistema. Anche gli errori ortografici o le locuzioni strane sono un importante campanello d’allarme.

Che cosa fare in caso di mail anonima, alcuni consigli di buon senso

Se l’indirizzo mail è visualizzabile, cercarlo su Google è sempre una buona idea; in tre casi su quattro risulterà essere una mail spam, truffaldina. Potrebbe anche essere – caso ancor più grave – un account rubato.

Email – depositphotos – Passionetecnologica.it

E’ anche possibile risalire al mittente tramite provider di posta elettronica; o rivolgendosi ad un esperto vero e proprio, capace di barcamenarsi tra i flutti della Rete. Vi sono persino associazioni professionali attive nel campo; la scelta, va da sé, non manca.

Un riferimento imprescindibile è la Polizia Postale, specie se la mail ha contenuti minacciosi o addirittura configurabili ad attività mafiosa. In quel caso guardia alta e segnalazione immediata; con la criminalità organizzata non si scherza. Nemmeno per mail.  Una denuncia, specie verso anonimi, non costa nulla. E se la situazione dovesse aggravarsi potrebbe tornare dannatamente utile, tutelando la propria identità online. E’ sempre una buona mossa avere la legge preavvertita della situazione.