Digitale Terrestre: con il passaggio all’ultimo standard, crescono i canali in chiaro | Ecco chi sono i nuovi, come vederli e di cosa trattano

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Quali saranno le prossime novità del digitale terrestre? Uno sguardo alle ultime novità previste, tra nuovi canali e (inevitabili) problemi tecnici. 

Giungerà presto, per tutte le televisioni italiane, una nuova tecnologia per il digitale. Stiamo parlando di DVB-I (letteralmente Digital Video Broadcoasting over IP), uno standard open source che consente la riproduzione di contenuti televisivi. L’ETSI lo ha approvato nel 2020, ma solo nel 2024 giunge nel bel Paese, qual è tradizione in ritardo con le ultime novità tecnologiche.

Non sarà disponibile per tutti, ma solo per i televisori conformi allo standard; comunque la maggior parte in teoria. Il servizio consentirà di accedere a nuove funzionalità di primo rilievo, certamente inedite. In generale la ‘tenuta’ dei canali sarà maggiore, molto più forte.

Il nuovo canale fornisce l’opportunità di accedere a tanti servizi gratuiti, superiori al normale; Mediaset se ne interessa già, è probabile che Rai e Sky si uniranno al gruppo. C’è la possibilità di trasmettere in 4k, così come si accedere allo streaming ad alti livelli.

In attesa del lancio di DVB-I, sono stati lanciati due nuovi canali TV. Si tratta di CasertaCE, secondi cui il numero 264 del Digitale Terrestre ora corrisponde a NTR Radio Nazionale. Un canale musicale a trecentosessanta, in primis italiano; ci sono voluti due anni onde giungere all’apertura dello stesso.

Le novità dei nuovi canali, tutti cambiamenti previsti

Parallelamente, in Trentino Alto Adige, è attivo da inizio febbraio il nuovo canale 19 TV33. Si utilizza, come ‘base’, VB33, famosa rete televisiva bolzanina, a cui ora si affianca anche quella trentina. ‘Maneggi’ caratteristici delle Regioni autonome, con una tradizione di lingue e minoranze da difendere.

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In generale si tratta di un periodo di forti novità per il canale del digitale terrestre. Si consideri come da settembre 2024 dovrebbe avvenire lo switch off al DVB-T2 dei canali Rai. Si è scelta una data volutamente lontana nel tempo onde non perdere ascolti e clienti durante un periodo molto ‘fitto’ di notizie quali le Olimpiadi di Parigi e gli Europei tedeschi.

Il problema principale rimane, allo stadio attuale, la quantità di vecchi televisori in circolazione. Se i giovani guardano sempre meno la televisione, sono gli anziani lo ‘zoccolo duro’ che pende dalle labbra di ogni dichiarazione televisiva, che associa la propria vita a guardare i canali RAI. Il passaggio pertanto a nuovi canali si prospetta come un affare particolarmente delicato, onde non perdere milioni di ‘fedeli’ anziani.