Ricordate tutti i problemi insorti da un anno a questa parte con Netflix, la piattaforma che offre contenuti on demand più conosciuta ed utilizzata?
Beh, dimenticateli. Sì, perché adesso il problema è completamente diverso e mette a rischio la privacy di milioni di utenti. Fino ad ora abbiamo parlato della politica aziendale relativa agli account ed agli abbonamenti. Ci sono state delle modifiche sostanziali sin dallo scorso anno. Pensiamo, ad esempio, al divieto di condivisione delle password.
Non si può più fare e gli utenti hanno protestato, come ben sapete, a lungo ed anche in maniera molto, ma molto dura, sulle varie piattaforme Social, in particolar modo X (ex Twitter). Contestualmente, poi, il colosso americano ha immesso una nuova tipologia di abbonamento. parliamo di quella che prevede le pubblicità prima, durante e dopo la visione di un contenuto.
Annunci pubblicitari che, però, non hanno invaso i contenuti per bambini, per fortuna. Ed anche in questo caso le proteste sono state veementi. Ma, nonostante gli inviti a dire addio alla piattaforma, è stato proprio questo nuovo tipo di piano a fare sì che gli utenti, nell’ultimo anno, aumentassero a dismisura. Ora, però, il problema che è venuto fuori è ben più grande di questi appena elencati.
Si, perché si è scoperta una cosa davvero assurda che mai si sarebbe potuta neanche immaginare. Sono a rischio i dati di tantissimi utenti che vengono spiati in maniera costante su una piattaforma Social tra le più conosciute ed utilizzate. In particolar modo, sono i messaggi privati quelli presi di mira per conoscere abitudini ed attività di utenti e loro interlocutori abituali. La situazione è molto grave!
Ebbene sì, avete capito benissimo. Ed il tutto accade su Facebook. Dite la verità, sembra qualcosa di assurdo, ma è così. Le conversazioni tenute in privato, non son, poi, così segrete come pensavate fossero. C’é sempre, in qualsiasi momento della giornata, qualcuno che vi spia. E questo qualcuno è una delle vostre piattaforme preferite!
C’era chi pensava che fosse una falla, una vulnerabilità. Ed invece non è affatto così. Netflix spia gli utenti grazie ad un accordo siglato proprio con Facebook. Questo accorso, prevedeva il decadimento di Facebook Watch e lo “spionaggio” degli utenti. E’ stato siglato nel lontano 2018 perché Meta non voleva affatto perdere uno dei suoi clienti più redditizi.
Quindi, oltre ad aver dovuto dire addio a un servizio di streaming in piattaforma social, gli utenti hanno dovuto subire anche delle violazioni delle privacy. Ed il tutto avallato da un accordo commerciale tra le parti, economicamente vantaggioso per entrambi. Al momento non si sa se questa pratica continui o meno, ma abbiamo ritenuto opportuno avvisarvi di quanto accaduto fino a pochissimo tempo fa.
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