L’intelligenza artificiale approda anche su Google, complice la famosa Gmail. Scopriamo insieme cosa offre e come funziona ‘Gemini’.
L’ intelligenza artificiale imperversa da ormai un biennio in molteplici settori. L’ IA generativa ha causato licenziamenti tra artisti e illustratori; ChatGPT minaccia un’ eguale sorte per i giornalisti e gli scrittori. E lo stesso coding, il mestiere di programmatore, è minacciato dall’ avanzare della IA. Non c’è un reale settore considerato ‘al sicuro’; persino i lavori manuali sono ora minacciati dalla robotica. I robot umanoidi pubblicizzati da Elon Musk mirano esplicitamente a questo scopo, a sostituire l’uomo nelle opere manuali.
Era questione di tempo prima che i grandi colossi del web, fiutando l’affare, investissero ingenti risorse sull’intelligenza artificiale. Google non poteva fare eccezione; da tempo parlava e discuteva di come avrebbe integrato ‘Gemini’, la sua nuova IA, all’interno dei servizi ‘normali’.
Gemini era dunque ‘destinata’, da diverso tempo, a giungere su Gmail, era anzi inevitabile. Microsoft d’altronde lo ha già fatto con l’esempio famoso di Copilot. Viene offerto all’ utente un nuovo servizio; benefico, si auspica, ma in ogni caso presente. Dopotutto oggigiorno cosa si può pensare di dare senza l’IA; non si è un ‘reale’ servizio informatico se non lo si offre.
L’inserimento della IA all’interno della gmail mira a offrire un duplice servizio; o un piano free, o un piano One AI Premium, con accesso a Gemini Advanced. Gemini pertanto applicato a Gmail, Documenti, Fogli, Meet e Presentazioni. Lo scopo è, come sempre, di velocizzare i processi in corso.
In teoria cotanta potenza informatica, questo ‘potere’ dell’IA, servirà a essere più veloci ed efficienti nell’invio delle proprie mail. Ad esempio permetterà di scrivere (e leggere) lunghe mail in tempi brevi, accorciando il classico lavoro della segretaria o del giornalista al computer.
In altre parole? Un assistente virtuale, capace di segnalare dove intervenire e cosa scrivere. Si mira ad automatizzare parzialmente l’invio delle mail, velocizzando quel genere di risposte necessarie, ma pedestri che caratterizzano il settore.
In Italia Gemini è disponibile, ma solo per la lingua inglese: occorre essere abbonati ad AI Premium e avere necessità di scrivere mail in inglese. Onde usufruire del servizio occorre inoltre ricorrere a un server americano o inglese; non rimane, in queste circostanze, che ricorrere a un VPN per avere la favoleggiata IA.
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