Secondo uno studio, passare troppo tempo davanti agli schermi può portare a problemi e disagi, ma anche a malattie e tumori. Vediamoci più chiaro.
Uno studio dell’università di Glasgow del 2018 ha riscontrato come troppo tempo davanti agli schermi possa provocare malattie e tumori. Questa affermazione si basa sull’analisi dei dati di oltre 30.000 lavoratori che utilizzano i videoterminali (VDT) per almeno quattro ore al giorno.
I risultati hanno mostrato che gli operatori a VDT hanno una maggiore incidenza di disturbi oculari, problemi muscolo-scheletrici, stress e ansia rispetto ai lavoratori che non usano i VDT. Inoltre, l’esposizione prolungata alla luce blu emessa dagli schermi può alterare il ritmo circadiano e influire negativamente sulla qualità del sonno e sul sistema immunitario. Dunque, è necessario adottare un uso il più equilibrato possibile degli schermi, che sia per lavoro o per svago, poiché gli effetti negativi, anche a lungo termine, possono essere molti.
E proprio questi effetti negativi sulla salute possono essere ridotti adottando alcune misure preventive, come: seguire la regola del 20-20-20, ovvero fare una pausa di 20 secondi dallo schermo ogni 20 minuti e guardare qualcosa posto a 6 metri di distanza; regolare la luminosità e il contrasto dello schermo in base alle condizioni di luce ambientale.
Inoltre, utilizzare una postura corretta e ergonomica quando si usa il computer o il telefono; fare esercizi di stretching e rilassamento per alleviare la tensione muscolare; limitare l’uso degli schermi prima di andare a dormire e favorire attività rilassanti come la lettura o l’ascolto della musica. Queste semplici abitudini possono aiutare a prevenire o mitigare i danni causati dallo schermo e a migliorare il benessere fisico e mentale dei lavoratori a VDT.
Il professor Jason Gill ha dichiarato quanto segue: “Il nostro studio mostra che i rischi legati a un comportamento sedentario potrebbero non essere gli stessi per tutti, con l’associazione tra l’uso dello schermo durante il tempo libero e un peggiore stato di salute più forte nelle persone con bassi livelli di attività fisica, fitness e di rafforzamento muscolare”.
Inoltre, “questo potrebbe avere potenzialmente delle implicazioni legate alle linee guida in merito alla salute pubblica poiché, se i risultati sono effettivamente collegati alle cause, i dati possono suggerire che con un attività mirata verso coloro che praticano poca attività fisica e di potenziamento muscolare potrebbe essere effettivamente efficace”.
Infine, il dott. Carlos Celis ha affermato che “Se le associazioni tra tempo trascorso davanti allo schermo e stato di salute rilevati da questo studio sono collegati, suggeriscono come le persone meno propensi all’attività fisica e con un fisico meno allenato possano potenzialmente trarre maggiori benefici dagli interventi di promozione contro i comportamenti sedentari”.
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