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Chiusura bancomat, corri a ritirare: Li stanno chiudendo tutti

Al giorno d’oggi, complice la diffusione sempre più capillare di internet in tutto il mondo e di tutti i mezzi all’avanguardia che ne conseguono, abbiamo assistito progressivamente al passaggio, graduale ma costante, dei pagamenti dai contanti alla carta di credito, o per mezzo elettronico.

Questo è stato favorito ancor di più in particolar modo grazie all’avvento degli smartphone, che nel corso degli ultimi anni hanno iniziato a presentare il chip NFC, che collegandosi alla propria carta di credito o di debito (precedentemente sincronizzata) permette di eseguire pagamenti elettronici in maniera completamente semplice e veloce.

È il caso di sistemi di pagamento come ad esempio Apple Pay, Google Pay, Samsung Pay e chi ne ha più ne metta, che hanno velocizzato molto i processi di pagamento, essendo disponibili in sempre più attività commerciali al giorno d’oggi. I contati sono ormai sulla via del tramonto, e cesseranno per essere utilizzati nel corso dei prossimi anni, senz’ombra di dubbio.

È proprio ricollegandoci a questo che arrivano brutte notizie, per chi ne fa un utilizzo ancora costante e quotidiano per i propri acquisti. Ad oggi, infatti, in Italia sono presenti ben 26 comuni in cui non è presente una filiale, presso cui sia possibile prelevare denaro dal bancomat. Il trend è in continuo aumento: già l’anno scorso, infatti, abbiamo assistito alla chiusura di ben 200 sportelli bancomat, e sicuramente il 2023 non sarà da meno in tal senso, con la verosimile chiusura di altrettanti sportelli bancomat.

Se prima bastava infatti compiere pochi passi per prelevare denaro contante, al giorno d’oggi spesso e volentieri ci si ritrova a percorrere anche kilometri e kilometri per riuscire in questo intento. È il caso ad esempio di moltissimi cittadini toscani, che hanno recentemente riscontrato questa difficoltà di prelievo di contanti.

La situazione in Italia

Un esempio è il comune di Badia Tebalda, in provincia di Arezzo, in cui abbiamo assistito alla cessazione dell’ultima filiale bancaria che era rimasta per il prelievo di denaro contante. In questo caso infatti i cittadini si sono trovati praticamente obbligati a cambiare quasi regione, arrivando fino al comune di Sestino, in provincia di Pesaro.

Ad essere più colpite da questa brutta situazione sono in particolar modo le zone dell’entroterra toscano, in cui abbiamo assistito ad un vero e proprio processo di desertificazione dei bancomat. A prender parola a tal proposito è stato Daniele Quiriconi, ovvero il segretario generale di Fisac CGIL Toscana, il quale ha dichiarato che per le piccole filiali sono previsti ancor più tagli, soprattutto quando hanno 3 o 4 dipendenti al loro interno.

Non ci resta a questo punto che attendere i prossimi mesi, per vedere come evolverà la situazione, sperando in provvedimenti e aiuti da parte delle autorità competenti.

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