Con il telescopio spaziale James Webb è stata fatta di recente una scoperta sensazionale, tale da dare un grande contributo alla Scienza. È stata rivelata una galassia molto distante da noi che non è mai stata osservata fino ad oggi. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.
Qualche giorno fa è stata divulgata la notizia sulla rivista Psychal review letters in merito alla scoperta fatta da alcuni ricercatori giapponesi. Masami Ouki, cosmologo dell’università di Tokyo, ha parlato di una sostanza che costituirebbe l’85% dell’Universo: “Guardare la materia oscura intorno a galassie lontane? Nessuno si è reso conto che potevamo farlo”.
Con l’utilizzo di avanzate lenti gravitazionali è stata individuata questa materia a soli 1,7 miliardi di anni dalla formazione dell’Universo. In poche parole più c’è sostanza nelle galassie, maggiore è la sua distensione. Poiché la luce è troppo debole, non è possibile essere certi su quanto detto. Fatto sta che la Scienza ogni giorno fa un passo in avanti.
C’è stato anche un altro grande evento che potrebbe aiutare l’uomo per capire ciò di cui fa parte. Il James Webb Telescope ha raggiunto il suo terzo record dell’anno con la scoperta di una possibile galassia così distante che la luce è partita 235 milioni di anni dopo il Big Bang. Scopriamo tutti i dettagli.
Il telescopio della NASA ha individuato nella costellazione di Boote un oggetto celeste che gli astronomi hanno chiamato CEERS-93316. Per ora sono in corso le osservazioni, ma qualora confermassero quanto scoperto questo corpo celeste sarebbe quello più distante a noi noto.
Il telescopio è dotato di uno strumento chiamato NIRcam, munito di infrarossi che permette di osservare galassie lontanissime. Analizzando la luce emanata da ogni corpo celeste, in questo caso è stato possibile risalire a delle informazioni che gli astronomi hanno saputo leggere e interpretare. Hanno dichiarato che la luce è partita appena 235 milioni di anni dopo il Big Bang e ha viaggiato per oltre 13,55 miliardi di anni. Non è un oggetto puntiforme e non è compatto, ragion per cui si parla di una vera galassia.
La costellazione di Boote si trova nell’emisfero boreale ed è possibile individuarla grazie alle tre stelle della coda del Grande Carro. La stella principale è stata chiamata Arturo ed è una gigante rossa di magnitudine zero. Di questa costellazione ne aveva già parlato Tolomeo, uno dei primi astronomi del mondo antico. Con questa scoperta è possibile ricostruire per intero la storia dell’evoluzione cosmica.
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