Caro bollette, approvato il bonus di 600 euro: possiamo tornare a respirare

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Il rincaro energia ha vessato tutto il mondo, e la situazione sarà ancor più complicata nel corso dei prossimi mesi autunnali e invernali, dove a causa del riscaldamento di troveremo a dover pagare bollette dell’energia davvero salate.

In base ad alcuni studi, infatti, il costo delle bollette per alcuni è praticamente raddoppiato rispetto all’anno precedente, e sempre più famiglie si ritrovano in seria difficoltà per sostenere il pagamento di queste bollette salatissime.

Milioni e milioni di famiglie italiane rischiano infatti di andare incontro alla soglia di povertà, dal momento che non riescono più a permettersi di pagare queste bollette dell’energia elettrica e del gas salatissime.

Fortunatamente il governo non si è tenuto con le mani in mano, e ha emanato alcuni decreti volti ad aiutare le famiglie più bisognose, così come gli enti pubblici (patronati e centri di assistenza fiscale) e le imprese.

In particolare è stato introdotto un bonus da 600 euro con il decreto Aiuti-bis, che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 21 settembre. Questo particolare provvedimento prevede, per quanto riguarda tutte le aziende italiane, di andare a contrastare il rincaro energia, aiutandoli nei pagamenti delle bollette dell’energia elettrica e del gas. In questo caso il benefit (detto “Fringe benefit“) viene innalzato a 600 euro: a sottolinearlo sono stati i consulenti del lavoro in un approfondimento del provvedimento appena emanato, i quali evidenziano come il valore dei beni ceduti (oltre ai servizi erogati ai lavoratori dipendenti) non concorrono a formare reddito, oltre che i rimborsi erogati sempre ai dipendenti da parte dei relativi datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche, con un limite complessivo stabilito a 600 euro.

I dettagli del fringe benefit

Ma cosa sono in particolare i fringe benefit? Si tratta di compensi che non vengono avviati sottoforma di denaro, ma in qualità di beni e servizi che sono visibili all’interno della busta paga del lavoratore dipendente. Stando a una recente statistica dell’Osservatorio Welfare 2022, essi costituiscono senz’ombra di dubbio alcuni dei benefit più apprezzati da parte dei lavoratori stessi, andando a rappresentare fino al 34% dei consumi del welfare nel corso dell’anno precedente.

In questo caso il benefit da 600 euro è ovviamente escluso dai contributi e dall’Irpef: le aziende hanno inoltre la possibilità di fornire eventualmente un bonus superiore ai 600 euro che spettano al dipendente, ma ciò che eccede sarà però soggetto a imposizione da parte del fisco.

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Il benefit da 600 euro, in particolare, potrà essere richiesto dai lavoratori dipendenti sottoforma di erogazione diretta o, in alternativa, come rimborso all’interno della busta paga.