GameBoy ed automobili: nessuno poteva immaginarlo ma questo brand mondiale per anni lo ha usato sulle sue macchine | Ecco la geniale idea

Game Boy – Passione Tecnologica

Come veniva utilizzato il Game Boy di Nintendo? Scopriamo insieme un utilizzo poco… ortodosso del noto controller.

Il Game Boy è un’icona di molteplici generazioni: basta nominarlo e immediatamente la mente si popola di pomeriggi e serate trascorse a giocare avventure colorate di nostalgia, ricche di quella magia propria dell’infanzia. Dolci ricordi di un intrattenimento libero da pensieri o preoccupazioni di sorta. Innocente, come dovrebbe essere. Il Game Boy senza dubbio ha segnato le vite di tantissimi giovani, dagli anni ottanta in poi, anche per non è famigliare col settore, è il sinonimo per eccellenza di videogioco. Uno stile (anche di vita), un’estetica, un modo particolare di giocare: tutto questo è il Game Boy.

E’ stato di recente scoperto e rilanciato da molteplici testate italiane come le grandi marche di automobili quali Aprilia, Peugeot e Suzuki utilizzassero il Game Boy di Nintendo quale originale strumento diagnostico. In particolare veniva utilizzato per i motorini.

Ma come funzionava? Specificatamente veniva utilizzato un Game Boy Color o un Game Boy Advance, dotato di cartuccia con un cavo e una coppia di cavi; uno di essi veniva connesso al motore, l’altro ai freni. La console in questo modo funzionava perfettamente come uno strumento diagnostico a bassissimo costo.

Il display infatti mostrava la velocità del motore, la temperatura della macchina e la posizione dell’acceleratore. Inoltre si potevano vedere eventuali codici di errore. I tecnici inoltre potevano verificare tramite il Game Boy funzioni come le pompe, gli iniettori e l’accensione in generale dell’auto.

Il Game Boy come aiuto all’industria automobilistica, scopriamo insieme il perchè

Ma non solo. Il Game Boy poteva anche servire per aggiornare l’EXCU dei motorini. Era possibile ad esempio passare dall’impostazione Standard a quella Racing.

Una collezione di Game Boy e altri aggeggi di retrogaming – Passione Tecnologica

Oggigiorno simili cartucce per i Game Boy hanno prezzi da capogiro per i collezionisti; molte sfiorano le migliaia di euro, alcune volte addirittura di più. Il mercato del retro gaming d’altronde è in pieno sviluppo, si tratta d un mercato che sarebbe un eufemismo definire fiorente. Attenzione pertanto a chi conserva vecchi rimasugli elettronici in soffitta, potrebbero valere e valere davvero tanto. Con buon pace dello scetticismo dei genitori.

Il canale You Tube Retro Future gli aveva dedicato un’ampia disamina, approfondendo quest’utilizzo inconsueto del Game Boy. Oggigiorno le funzioni del controller verrebbero facilmente assolte da un’app di uno smartphone.