OpenAI fa strage ad Hollywood: ecco i primi lungometraggi prodotti con Sora | Non volevamo dirlo ma dobbiamo dire addio ad un altro mestiere – [VIDEO]

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OpenAI si prepara a lanciare l’intelligenza artificiale per la produzione dei video, ‘Sora’. Scopriamo insieme, perchè è così forte.

Monta sempre di più lo tsunami dell’intelligenza artificiale. Dapprima per applicazioni tecniche, poi per la redazione di testi, infine con la generazione di immagini ex novo. E ora tocca persino ai video. Insomma non sembra esserci davvero scampo per i mestieri creativi, nonostante si tratti di intelligenze allenate proprio con il materiale sotto copyright umano: artisti, disegnatori, bozzettisti, illustratori e così via. È noto come, specie per le IA visive, il lavoro sia stato fatto appropriandosi di materiale tutelato, allenando le IA senza regolamentazione. E ora proprio quegli stessi illustratori perdono il lavoro, vengono licenziati in massa perchè conviene maggiormente usare l’IA generativa. Una crudele beffa, in barba alle leggi vigenti.

E ora, come accennavamo, tocca ai video. Si chiama infatti Sora l’intelligenza artificiale capace di generare video teoricamente ‘professionali’. Bloomberg ha infatti svuotato il sacco di un suo scoop dove rivela di aver mostrato Sora a una serie di registi americani.

La IA in questione permette di avere video sulla base di una serie di istruzioni testuali. Non a caso è stata sviluppata dagli stessi artefici di Chat GPT. L’ad di OpenAI Sam Altman non a caso era presente.

Sora è stata anche provata da alcuni artisti, onde sperimentare con quegli stessi strumenti destinati a rimpiazzarli. Ad esempio è stato pubblicato un video chiamato ‘Air Head’, poi pubblicato su Youtube.

Quando potremo utilizzare Sora, ecco qualche tempistica

Ma quando sarà disponibile Sora? Sicuramente entro l’anno; se fortunati entro qualche mese, per chi è più impaziente di provarlo. OpenAI ha dichiarato di voler avere “un dialogo continuativo con gli artisti e i creativi”.

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Non si vuole affrettare il lancio, anzi procedere a un’adozione graduale, “implementando i progressi dell’IA in fasi, così da garantire un’adozione sicura e dare alle persone un’idea di cosa ci sia all’orizzonte”.

Però la minaccia di questo nuovo strumento, al volontà esplicita degli imprenditori d’utilizzarlo per licenziare in massa videomaker e sceneggiatori appare alquanto evidente; è quanto dopotutto sta succedendo con gli illustratori e il mestiere dell’IA generativa. Il sindacato della Writers Guild of America West si sta infatti battendo per vietare l’uso dell’IA nella redazione di sceneggiature e copioni di film e serie tv. Davide contro Golia o, in altre parole, una lotta improba; gli interessi dei colossi tecnologici ormai infatti prediligono l’IA.