Pagamenti contactless, l’ultimo trucco degli hacker è spietato I Non usare mai più il telefono

Un esempio di passaggio contactless – Passione Tecnologica

I pagamenti contactless sono molto comodi, ma nascondono molteplici insidie. Vediamo insieme tutte le problematiche da affrontare, i pericoli dai quali stare lontani.

Il problema infatti risiede nella facilità di utilizzo della contactless. Basta un leggero contatto, una ‘passata’ veloce e il trucco è fatto. Trucco, per l’appunto, perché il rischio di avere problemi, di essere soggetto a truffe è molto alto.

Il pericolo maggiore risiede nell’utilizzo dei Pos portatili che possono, con grande facilità, essere utilizzati per truffare le persone in luoghi molto affollati quali treni, bus, stazioni della metropolitana e/o ferroviarie, grandi eventi quali concerti, stadi di calcio, ecc ecc

Attraverso la confusione che si viene creando, in queste occasioni, è possibile avvicinarsi con un piccolo pos a tasche dei jeans maschili e borse femminili (per citare i due casi più diffusi) e sottrarre piccole quantità di denaro tramite la carta elettronica e la sua funzione contactless.

Insidioso; e soprattutto molto difficile da contrastare. Ricordiamo infatti che per transazioni pari o inferiori a trenta euro solitamente non viene richiesto il PIN; basta quell’innocuo e veloce passaggio della conctactless per cui tanti, se non tutti, la amano incondizionatamente. Eppure proprio questa facilità di utilizzo ne rappresenta il maggiore pericolo. Spesso, essendo piccoli quantitativi, nemmeno ci si accorge di aver perso queste piccole somme, il furto viene scoperto solitamente a distanza di giorni, se non settimane.

Come commettere un furto ‘contactless’, una breve guida

Solitamente il ladro si avvicina alla vittima, vi accosta il Pos e con un po’ di (s)fortuna riconosce la card nella tasca o nella borsa della vittima. A quel punto il Pos sottrae solitamente 25/30 euro. Anche per coloro che hanno attivato l’sms di segnalazione, poco cambia; in ogni caso avviene la transazione in questione.

Un esempio di uso della contactless – Passione Tecnologica

Una prima protezione – onde restare tutelati – consiste semplicemente nel disattivare quando non in uso la funzione contactless. La stragrande maggioranza delle app bancarie lo consentono con alcune eccezioni, ad esempio la Postepay Evolution. Pertanto, in caso di presenza di grandi affollamenti, meglio disattivare il comodissimo, ma insidioso contactless.

Secondariamente molti portafogli dispongono già di protezioni interne, solitamente schermi metallici capaci di ‘bloccare’ il segnale. In questo modo il titolare non rischia alcunché, se non i furti fisici, ‘tradizionali’ se così vogliamo definirli. Si tratta di uno strato di metallo foderato dentro il cuoio del portafoglio.